«(DT) Definizione del Tempo. Il tempo è un sistema di elementi tali che (I) tra essi intercorrono relazioni quali ‘prima’ e ‘dopo’, che chiamiamo B-relazioni; e (II) ad essi sono attribuibili proprietà quali presentezza, passatezza e futurità, o, meno cacofonicamente, ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’ che chiamiamo A-proprietà. Questi elementi li chiamiamo temporali proprio in quanto sono connessi tra loro da ... Continua a leggere »
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32. Recensione a: Augusto Cavadi, Mosaici di saggezze. Filosofia come nuova antichissima spiritualità, Diogene Multimedia, Bologna, 2015, pp. 357. (Alberto Giovanni Biuso)
L’obiettivo di questo libro, ampio nel respiro e ricchissimo di citazioni, consiste nel «recuperare gli elementi costitutivi di una spiritualità filosofica. Nella convinzione che essa abbia qualcosa da offrire a chi non si riconosca – o in tutto o in parte – nelle proposte spirituali di origine confessionale né di matrice sapienziale orientale né di impianto psicologico né di stampo ... Continua a leggere »
DF XXIV, 2, 2014: MERLEAU-PONTY AND THE NATURAL SCIENCES VOLUME EDITOR: LUCA VANZAGO
If the relationships between Merleau-Ponty’s philosophy and the so-called “humanities” (a term that is clearly inadequate with respect to the historical situation in which Merleau-Ponty worked) is well known and widely studied, the same cannot be said with respect to the debate developed by Merleau-Ponty in connection to the natural sciences. This relative ignorance is largely due to the fact ... Continua a leggere »
31. Recensione a: Martin Heidegger, Quaderni neri 1931-1938 (Riflessioni II-VI), a cura di P. Trawny, trad. di A. Iadicicco, Bompiani, Milano, 2015, pp. X-704. (Alberto Giovanni Biuso)
Con il loro stile così diverso dalle opere e dalle lezioni ma anche così identico nella stessa insistenza sul domandare, i Quaderni neri 1931-1938 di Martin Heidegger costituiscono un affresco filosofico che affronta una varietà imponente di temi. Sin dall’inizio viene detto che non si tratta di enunciati o aforismi e neppure di appunti in vista di un sistema ma ... Continua a leggere »
30. Recensione a: Igor Pelgreffi, La scrittura dell’autos. Derrida e l’autobiografia, Galaad, Giulianova, 2015, pp. 490. (Francesco Ferrari)
Lo studio di Igor Pelgreffi, dottore di ricerca in filosofia che collabora attualmente con le università di Verona e di Bologna, affronta un nodo cruciale per la decostruzione: quello tra Derrida e l’autobiografia, ovvero il tema dell’autobiografia nel pensiero del filosofo franco-algerino. Lo fa attraverso un corposo volume, rielaborazione della sua tesi di dottorato, che si articola in sei capitoli, ... Continua a leggere »
29. Recensione a: Maurizio Ferraris, Mobilitazione totale, Laterza, Roma-Bari, 2015, pp. 109. (Giovanni Tateo)
Chiunque sia dotato di ARMI, acronimo che Maurizio Ferraris usa per riferirsi agli Apparecchi di Registrazione e Mobilitazione dell’Intenzionalità, quali smartphone e tablet, sperimenta il peso della rintracciabilità in qualsiasi momento della giornata, rinunciando in parte alla propria vita privata e cedendo spazi solitamente dedicati al riposo, eppure la metà della popolazione mondiale continua a far parte della rete. Chi ... Continua a leggere »
28. Recensione a: Nunzio Bombaci, Per una medicina dialogica. Juan Rof Carballo, scienziato e filosofo, Orthotes, Napoli-Salerno, 2015, pp. 260. (Francesco Ferrari)
Benché sia innegabile un crescente interesse nel nostro tempo per discipline come la bioetica e la filosofia della medicina, attraverso un rinnovato questionare concetti quali “salute”, “malattia” e “cura”, la figura di Juan Rof Carballo (1905-94), medico e filosofo galiziano, è in Italia poco nota. Nunzio Bombaci, dottore di ricerca presso l’Università di Macerata, già autore di numerosi articoli, monografie ... Continua a leggere »
27. Recensione a: Giovanni Stanghellini e Thomas Fuchs (a cura di), One Century of Karl Jaspers’ General Psychopathology. International Perspectives in Philosophy and Psychiatry, Oxford University Press, Oxford, 2013, pp. 344. (Greta Esposito)
A cent’anni dalla pubblicazione dell’Allgemeine Psychopathologie, Giovanni Stanghellini e Thomas Fuchs, con il contributo di diversi autori, tracciano un percorso che, attraversando la psichiatria, la fenomenologia e la riflessione esistenziale, si pone come obiettivo fondamentale il chiarimento dei nodi teorici in cui si è sviluppata la riflessione psicopatologica di Karl Jaspers. Già a partire dall’introduzione, i due editori sottolineano come ... Continua a leggere »
26. Recensione a: Chiara Russo Krauss, Il sistema dell’esperienza pura. Struttura e genesi dell’empiriocriticismo di Richard Avenarius. Prefazione di Edoardo Massimilla. Le Cáriti Editore, Firenze, 2013, pp. 391. (Marco Cavallaro)
L’immagine Richard Avenarius, filosofo svizzero vissuto nella seconda metà dell’Ottocento, è tradizionalmente associata alla figura del ben più noto scienziato e filosofo austriaco Ernst Mach. Entrambi i pensatori infatti sono ritenuti appartenere a una corrente filosofica per lo più unitaria, definita da alcuni “primo positivismo” in opposizione alla filosofia neopositivistica della scuola di Vienna, che ne eredita lo stile filosofico ... Continua a leggere »
25. Recensione a: Andrea Staiti, Husserl’s Transcendental Phenomenology. Nature, Spirit, and Life, Cambridge University Press, Cambridge, 2014, pp. 323. (Marco Cavallaro)
Il volume di Andrea Staiti, Husserl’s Transcendental Phenomenology. Nature, Spirit, and Life, pubblicato dalla Cambridge University Press, affronta un percorso di ricerca che ha trovato finora un’eco minore nel panorama degli studi in lingua anglosassone dedicati al fondatore del movimento fenomenologico. Tale indirizzo consiste nell’inquadrare l’evoluzione del pensiero husserliano all’interno del dibattito sulla la demarcazione tra Natur- e Geisteswissenschaften che ... Continua a leggere »