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ONTOLOGIE FENOMENOLOGICHE: INDIVIDUALITA’, ESSENZA, IDEA

Discipline Filosofiche XXVI, 1, 2016: Ontologie fenomenologiche: individualità, essenza, idea. Volume a cura di Simona Bertolini e Faustino Fabbianelli

L’attenzione rivolta da Husserl ai concetti di eidos ed essenza segnò l’inizio del dibattito fenomenologico intorno alla loro distinzione e alla circoscrizione del loro oggetto. A partire dal saggio di Jean Héring del 1921 (Osservazioni sull’essenza, l’essenzialità e l’idea) e nei due decenni successivi, furono diversi i tentativi di esaminare la struttura dell’essenza e dell’idea nel loro rapporto con gli oggetti individuali. In autori come Roman Ingarden e Herbert Spiegelberg, ma anche in fenomenologi più indipendenti come Edith Stein e Nicolai Hartmann, si presenta un’indagine sistematica di tali nozioni che spazia dall’autofondazione della scienza eidetica (ad esempio, nel progetto ontologico ingardeniano) alla rivisitazione steiniana della metafisica tomista. La matrice fenomenologica offre un terreno di sviluppo per ontologie che, nonostante i differenti presupposti metodologici, sono accomunate dall’interesse nei confronti delle condizioni oggettuali della visione eidetica, ampliando così l’orizzonte tematico della fenomenologia e congiungendolo alle antiche questioni della metafisica tradizionale. Sia che la realtà degli oggetti individuali venga considerata “fra parentesi” oppure reinvestita del suo spessore metafisico-esistenziale, essa si presenta come la base di un’architettura ontologica che trova nelle essenze e nella dimensione ideale i momenti determinanti della sua articolazione. Scopo del fascicolo è approfondire questo terreno di discussione sviluppatosi all’interno della tradizione fenomenologica in seguito alla pubblicazione del saggio di Héring. Fra i temi che potranno essere affrontati si possono indicare:

  1. la definizione e la distinzione dei concetti di idea ed essenza;
  2. i diversi contesti metodologici e i diversi significati di ontologia fenomenologica sottesi a tale dibattito;
  3.  il confronto con le metafisiche del passato (Platone, Aristotele, Tommaso, Duns Scoto etc.).

Istruzioni per gli autori Sono ammessi testi in lingua italiana, inglese, tedesca e francese. I manoscritti devono essere inviati in formato Word insieme a una versione in .pdf come allegato di posta elettronica a Simona Bertolini bertolini1980@gmail.com. I contributi verranno inviati a due reviewers indipendenti secondo la procedura del referaggio doppiamente cieco. I reviewers possono richiedere all’Autore di modificare o migliorare i loro contributi per la pubblicazione. Si prega quindi di allegare sia una versione del contributo anonima intitolata “Manoscritto” sia una “Pagina Copertina” separata in cui siano indicati il nome completo degli Autori, il titolo accademico, l’Università (o l’Istituto) di appartenenza e i recapiti. Il Manoscritto deve contenere un abstract in inglese che non superi le 150 parole. Ogni proprietà del file che potrebbe identificare l’Autore deve essere rimossa per assicurare l’anonimato durante la procedura di referaggio.  Di ogni testo verrà accusata ricevuta. Nella preparazione potrà essere adottato qualunque stile chiaro e coerente, ma in caso di pubblicazione l’autore dovrà inviare una versione finale che rispetti le norme editoriali della rivista (si vedano le norme redazionali). Inviando un manoscritto, l’autore sottintende che il testo non è stato pubblicato in precedenza in nessun’altra sede e che non è oggetto di considerazione da parte di alcuna altra rivista. In caso di pubblicazione, l’autore è tenuto a rinunciare ai diritti a favore dell’Università degli Studi di Bologna. Potrà richiedere alla Direzione della Rivista il diritto di ripubblicare l’articolo. Scadenza per l’invio dei manoscritti: 28 febbraio 2016. Notifica di accettazione, accettazione condizionata, rifiuto: 15 aprile 2016. Scadenza per l’invio della versione finale: 31 maggio 2016.

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