Il libro di Adriano Prosperi su Machiavelli è un capolavoro della storiografia. Chi scrive è convinto che questo sia uno dei libri più belli scritti sull’argomento. Si tratta di un volume paragonabile, per importanza, ai contributi di Friedrich Meinecke, John G.A. Pocock, Federico Chabod, Carlo Dionisotti, Gennaro Sasso, Quentin Skinner, Maurizio Viroli e Filippo Del Lucchese. Prosperi è consapevole della ... Continua a leggere »
Archivio della categoria: Recensioni
183. Recensione a: Vittorio Gallese, Ugo Morelli, Cosa significa essere umani? Corpo, cervello e relazione per vivere nel presente, Cortina, Milano 2024, pp. 230. (Giulia Castagliuolo)
Il libro di Vittorio Gallese e Ugo Morelli dovrebbe essere preso in considerazione, soprattutto, da quanti vogliano oggi provare a fare scienza. È un libro che infonde speranza. Esso ruota intorno a una domanda apparentemente inutile, talmente ampia da provocare un intenso spaesamento in chi la pone: che cosa significa essere umani? Al tempo stesso, fermandosi un momento a riflettere, ... Continua a leggere »
182. Recensione a: Claudio Bonito, Alberto Carrara (a cura di), Il transumanesimo. Una sfida antropologica alla scienza e alla fede, Mimesis, Milano-Udine 2024, pp. 120. (Sarah Dierna)
L’innovatività del transumanesimo cela in verità un pensiero antico, millenario e perenne delle comunità umane. Il volume curato da Claudio Bonito e Alberto Carrara mostra molto bene la centralità di questo aspetto senza il quale non si comprende fino a fondo la possibilità di una simile prospettiva. Anziché focalizzarsi sugli aspetti tecnologici coinvolti nell’ambizione trasformativa dell’umano, gli autori che hanno ... Continua a leggere »
181. Recensione a: Luca Crescenzi, L’esploratore e la fine del tempo. Franz Kafka e il ciclo di racconti Un medico di campagna, Istituto Italiano di Studi Germanici, Roma 2024, pp. 252. (Enrico Palma)
Sostenendosi sulle acquisizioni della critica, questa disamina di Crescenzi sul ciclo di racconti Ein Landarzt si pone all’attenzione di qualunque lettore kafkiano anzitutto per l’impostazione generale dell’analisi e dell’interpretazione, essendo infatti opinione dell’autore che un progetto ermeneutico fondato su una delle opere più note dello scrittore praghese possa costruirsi a partire da uno sguardo unitario, che intende cioè la raccolta ... Continua a leggere »
180. Recensione a: Alexander Schnell, Le clignotement de l’être, Hermann, Paris 2021, pp. 319. (Tommaso Bigatti)
Con questo ambizioso volume, Alexander Schnell, figura di spicco della fenomenologia contemporanea a cavallo fra la tradizione tedesca e quella francese, si propone di sistematizzare in maniera organica un percorso – cominciato con La déhiscence du sens (Hermann, Paris 2015) e proseguito con Qu’est-ce que la phénoménologie transcendantale? Fondements d’un idéalisme spéculatif phénoménologique (Millon, Grenoble 2015) – di “rifondazione della ... Continua a leggere »
179. Recensione a: Gabriel Marcel, Il filosofo di fronte al mondo d’oggi, a cura di G. Scarafile, Morcelliana, Brescia 2024, pp. 96. (Andrea Allegra)
Giovanni Scarafile presenta la traduzione inedita del testo francese di Gabriel Marcel Le philosophe devant le monde d’aujourd’hui del 1951, un testo che, potremmo forse dire, ha l’intenzione di presentare l’“identikit” del filosofo, della sua attività, di ciò che dovrebbe fare. Questo testo nasce certamente da una necessità impellente che Marcel evidenzia fin da subito quando scrive che «Nella stragrande ... Continua a leggere »
178. Recensione a: Eleonora Caramelli, Poetiche del testo filosofico. Hegel, Merleau-Ponty e il linguaggio letterario, Carocci, Roma 2024, pp. 154. (Matilde Mezzadri)
Pubblicato da Eleonora Caramelli per Carocci, il volume Poetiche del testo filosofico. Hegel, Merleau-Ponty e il linguaggio letterario si inserisce appieno nel dibattito filosofico contemporaneo in merito all’analisi della prismatica relazione tra filosofia e letteratura. Il testo, dopo un’introduzione storica e filologica al rapporto di intersezioni e distanze intessuto dalle due discipline, si dirama in due direzioni principali: mentre la ... Continua a leggere »
177. Recensione a: Antonino Pennisi, L’ottava solitudine. Il cervello e il lato oscuro del linguaggio, il Mulino, Bologna 2024, pp. 189. (Caterina Scianna)
In tempi in cui la solitudine è pensata come una condizione da evitare, uno stato negativo posto in opposizione al modo di vivere attuale, in cui le connessioni e l’esposizione agli altri sembrano invece l’unica ragione d’essere, Antonino Pennisi propone un saggio in cui non soltanto ci ricorda che la solitudine è una condizione essenziale per la mente umana, ma ... Continua a leggere »
176. Recensione a: Giovanni Cerro, Tra natura e cultura. Degenerazione, eugenetica e razza in Giuseppe Sergi (1841-1936), ETS, Pisa 2024, pp. 326. (Giovanni Frascà)
Giuseppe Sergi fu senza dubbio una figura di spicco del positivismo italiano tra la seconda metà dell’Ottocento e il primo trentennio del Novecento: il suo impegno nell’istituzionalizzazione della psicologia retta su fondamenti scientifici e la divulgazione delle opere di Herbert Spencer in Italia – risalgono al 1881 la sua traduzione dei The Data of Ethics e il saggio introduttivo ai ... Continua a leggere »
175. Recensione a: Enrico Palma, De Scriptura. Dolore e salvezza in Proust, Mimesis, Milano-Udine 2024, pp. 270. (Sarah Dierna)
Se la scrittura è, come scrive Enrico Palma nel suo libro, «dimora dell’umano», quella dell’autore è allora una casa ospitale, accogliente e confortante; uno spazio nel quale raccogliersi, attingere a una comprensione più profonda e autentica del proprio tempo e del proprio dolore – temi ai quali sono dedicate pagine assai belle per stile e contenuto –; un luogo silenzioso ... Continua a leggere »