Il volume di Matteo Losapio, uscito per i tipi di Aracne all’interno della collana “trópos profili”, si inserisce nel fiorente panorama degli studi italiani su Pavel Florenskij, la cui ricezione è ormai ampiamente consolidata, considerando che le prime traduzioni dal russo delle sue opere e i primi articoli a lui dedicati apparsi su riviste specializzate risalgono agli anni Settanta. L’opera ... Continua a leggere »
Archivio della categoria: Recensioni
134. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, Disvelamento. Nella luce di un virus, Algra Editore, Viagrande 2022, pp. 144. (Stefano Piazzese)
Il libro di Alberto Giovanni Biuso risponde in modo inequivocabile alla domanda di Agamben “a che punto siamo?”, portando alle estreme conseguenze i temi sviluppati nel saggio del 2020 Vita e salute. Il paradigma di Don Abbondio (in A. Kaveh et al., Krisis. Corpi, confino e conflitto, Catartica Edizioni, Sassari 2020). Il pensiero dell’autore manifesta qui tutta la ricchezza della ... Continua a leggere »
133. Recensione a: Mircea Eliade, Da Zalmoxis a Gengis Khan. Studi comparati sulle religioni e il folklore della Dacia e dell’Europa orientale, trad. it. di Alberto Sobrero, a cura di Horia Corneliu Cicortas, Edizioni Mediterranee, Roma 2022, pp. 276. (Igor Tavilla)
Horia Corneliu Cicortaș, traduttore e curatore di diversi volumi di Mircea Eliade, Emil Cioran, Ioan Petru Culianu e altri autori di assoluto rilievo della compagine romena, cura per le Edizioni Mediterranee una nuova edizione del Zalmoxis eliadiano, apparso per la prima volta nella collana “Bibliothèque historique” dell’editore parigino Payot (1970). La traduzione italiana di Alberto Sobrero, uscita nell’ormai lontano 1975, ... Continua a leggere »
132. Recensione a: Luca Guidetti, Gli elementi dell’esperienza. Studio su Ernst Mach, Quodlibet, Macerata 2021, pp. 239. (Alberto Giovanni Biuso)
La critica dell’esperienza – in particolare dei suoi presupposti e condizionamenti nascosti anche di natura metafisica – attuata da Ernst Mach è stata e continua a essere assai feconda. La sua influenza sul movimento fenomenologico consiste tra gli altri in due elementi: l’individuazione dell’«ambito preteoretico e vitale delle sensazioni» (p. 213) come luogo da cui sgorgano i concetti; un profondo ... Continua a leggere »
131. Recensione a: Luisa Borghesi, Il senso della storia. Il confronto tra Karl Löwith e Reinhold Niebuhr, Studium, Roma 2021, pp. 144. (Marco Barbieri)
Si scoprono ricerche, alle volte, il cui pregio maggiore (anche se non l’unico) risiede meno nel modo i singoli contenuti sono sviluppati e più nell’impostazione che contraddistingue il lavoro complessivo, a partire dalla scelta del tema e dell’ottica di indagine. Tale è probabilmente il caso del volume di Luisa Borghesi, dedicato alla ricostruzione dell’incontro e del dialogo – esplicito e ... Continua a leggere »
130. Recensione a: Roberto Redaelli, Per una logica dell’umano. Antropologia filosofica e “Wertlehre” in Windelband, Rickert e Lask, Quodlibet, Macerata 2021, pp. X-187. (Sabato Danzilli)
La domanda, già kantiana, «Was ist der Mensch?» si pone oggi con un’urgenza particolare, in un’epoca in cui lo sviluppo delle scienze naturali e della tecnica, e lo stato del dibattito nelle scienze umane hanno contribuito a mettere in discussione in modo definitivo l’immagine tradizionale dell’uomo e dell’umano. Il libro di Redaelli prende avvio da questa presa d’atto, unitamente alla ... Continua a leggere »
129. Recensione a: Thomas Fuchs, In Defense of the Human Being. Foundational Questions of an Embodied Anthropology, Oxford University Press, Oxford 2021, pp. 272. (Veronica Iubei)
In un’epoca dove tempo e spazio, i due più grandi titani metafisici su cui si sono interrogate generazioni e generazioni di filosofi e scienziati, si sono rivelati dominabili e plasmabili interamente dalla techne, si avverte inesorabile la necessità di chiedersi cosa sia rimasto ancora di squisitamente ‘umano’. Il mondo è alla mercé di un’incredibile de-materializzazione, il corpo umano si sta ... Continua a leggere »
128. Recensione a: Eugenio Mazzarella, Nietzsche e la storia. Storicità e ontologia della vita, Carocci, Roma 2022 (I ed. Guida, Napoli 1983), pp. 212. (Alberto Giovanni Biuso)
Cercare di comprendere l’inquieta luce che il pensiero di Nietzsche è per tutti noi implica la forza metodologica di applicare anche a lui l’energia decostruttiva con la quale questo filosofo legge il mondo e ogni sua manifestazione. E dunque «prendere posizione con Nietzsche contro Nietzsche» (p. 22). Posta tale condizione, sarà possibile intendere «la costellazione Nietzsche» come «compimento zarathustriano del ... Continua a leggere »
127. Recensione a: Ágnes Heller, Tragedia e filosofia. Una storia parallela, a cura di A. Vestrucci, Castelvecchi, Roma 2020, pp. 228. (Stefano Piazzese)
La relazione tra filosofia e tragedia, delineata in termini di storia parallela, è il tema centrale dell’ultima opera (pubblicata postuma) di Ágnes Heller, figura di spicco della cosiddetta Scuola di Budapest. La filosofa parte dall’assunto hegeliano secondo cui un periodo storico è comprensibile solo a partire dalla sua fine. In particolare, tra le due forme del sapere umano in questione ... Continua a leggere »
126. Recensione a: Andrea Pace Giannotta, Fenomenologia enattiva. Mente, coscienza e natura, Mimesis, Milano-Udine 2022, pp. 140. (Enrico Palma)
In questo agile ma denso volume, Andrea Pace Giannotta offre non soltanto un utile spaccato in merito al dibattito sulle principali questioni di filosofia della mente ma allo stesso tempo vi si inserisce avanzando una proposta che concili le difficoltà insite nei modelli contemporanei. Uno dei punti più felici del volume mi sembra infatti l’attenzione costante da parte dell’autore verso ... Continua a leggere »