domenica , 22 Dicembre 2024
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Fabrizio Palombi, Foucault, Grandangolo Corriere della Sera, Milano, 2014, pp. 111.

Michel Foucault (1926-1984) è stato uno dei principali protagonisti della scena intellettuale negli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Filosofo, storico, studioso della sessualità e dell’arte, militante politico, inviato speciale del Corriere della Sera: un vero maître à penser che ha influenzato profondamente la cultura europea. A trent’anni dalla morte, l’interesse per la sua riflessione non manifesta una passione nostalgica ... Continua a leggere »

16. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, La mente temporale. Corpo Mondo Artificio, Carocci, Roma, 2009, pp. 272. (Lucrezia Fava)

Nella definizione heideggeriana dell’umano come Dasein, come “esser-ci”, la filosofia trova forse il riferimento più autentico a se stessa, al suo luogo proprio o d’origine. In quanto ente che ha da manifestare o presentare l’essere, ovvero ha da esserci, all’umano appartiene la comprensione dell’essere. O, meglio – premesso che con “esistenza” Heidegger indica il modo d’essere dell’ente che, essendoci, si ... Continua a leggere »

15. Recensione a: Leonardo Samonà, Ritrattazioni della metafisica. La ripresa conflittuale di una via ai principi, ETS, Pisa, 2014, pp. 216. (Enrico Guglielminetti)

La tesi di Samonà è che la metafisica sia in se stessa ritrattazione: «La metafisica ha il suo inizio nel possesso dei principi. Ed è chiamata, in ultima analisi, a oltrepassare, a ritrattare questo possesso. Essa configura la filosofia come ritrattazione dei principi» (p. 9). Ne consegue che le critiche contemporanee della metafisica, da Kant a Wittgenstein, costituiscono a loro ... Continua a leggere »

DF XXIII, 1, 2013: La metafisica del positivismo, a cura di Luca Guidetti e Giuliana Mancuso

DF XXIII, 2013-1: LA METAFISICA DEL POSITIVISMO a cura di Luca Guidetti e Giuliana Mancuso Il termine “positivo” compare per la prima volta in Comte per caratterizzare, in base a cinque significati, la nuova metodica scientifica che si oppone al precedente dogmatismo idealistico. Un atteggiamento programmatico positivo implica infatti la tematizzazione del “reale”, dell’“utile”, del “certo”, del “preciso” e, soprattutto, ... Continua a leggere »

14. Recensione a: Agostino Cera, Tra differenza cosmologica e neoambientalità. Sulla possibilità di un’antropologia filosofica oggi, Giannini, Napoli 2013, pp. 192. (Giacomo Pezzano)

Ci sono libri con cui si riesce a essere in disaccordo anche radicale soltanto perché si condivide il terreno comune di confronto come con pochi altri accade. Ma, soprattutto, ci sono libri che ti costringono a essere presi sul serio perché prendono sul serio ciò di cui si occupano, perché sono scritti per porre e affrontare un problema e non ... Continua a leggere »

13. Recensione a: Edmund Husserl, Grenzprobleme der Phänomenologie. Analysen des Unbewusstseins und der Instinkte. Metaphysik. Späte Ethik (Texte aus dem Nachlass 1908–1937), hrsg. von R. Sowa – Th. Vongehr, Husserliana, 42, Springer, Dordrecht, 2014, pp. 665. (Marcello Fraccaroli)

Ai più attenti seguaci e conoscitori del pensiero di Edmund Husserl non sarà di certo sfuggita la volontà con cui il padre del movimento fenomenologico cercò di misurarsi, in particolare nell’ultimo periodo della sua riflessione, con quei problemi che, apparentemente, risulterebbero inaccessibili a un’analisi rigorosamente fenomenologica. Tali questioni, che di rado emergono nei testi pubblicati più conosciuti, attraversano potremmo dire ... Continua a leggere »

12. Recensione a: C. Ortiz-Hill – J.-J. da Silva, The Road Not Taken. On Husserl’s Philosophy of Logic and Mathematics, Individual Authors and College Publications, London, 2013, pp. 454. (Fausto Fraisopi)

Quando si legge un libro come quello che qui intendiamo recensire, un testo molto interessante e oltremodo esauriente sulla filosofia della logica e della matematica in Husserl, la domanda che ci si pone è: perché la filosofia della logica e della matematica in Husserl non sono al centro del dibattito attuale in logica e filosofia della matematica? Si tratta di ... Continua a leggere »

11. Recensione a: Simona Venezia, La misura della finitezza. Evento e linguaggio in Heidegger e Wittgenstein, Mimesis, Milano, 2013, pp. 250. (Alberto G. Biuso)

Sei parole molto dense danno il titolo a questo libro. Tra di esse i due nomi che, accostati tra loro, disegnano «il vero confronto della filosofia del Novecento», perché è il confronto in cui la filosofia interroga il proprio statuto, le possibilità e i limiti (pp. 18 e 103). “Confronto” lo chiama Simona Venezia e non “paragone”. Non dunque un ... Continua a leggere »

DF XXII, 2, 2012: Knowledge and Justification. Ed. by Annalisa Coliva, Sebastiano Moruzzi and Giorgio Volpe

Special Issue of Discipline Filosofiche XXII, 2, 2012: Knowledge and Justification Ed. by Annalisa Coliva, Sebastiano Moruzzi and Giorgio Volpe This issue of Discipline filosofiche brings together a number of articles on knowledge and epistemic justification that arise from papers presented at the Meeting of the European Epistemology Network that was held in Bologna and Modena in June 2012.The articles ... Continua a leggere »

10. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, Temporalità e Differenza, Olschki, Firenze, 2013, pp. 120 (Lucrezia Fava)

In Identità e differenza Heidegger espone, in linee essenziali, la relazione originaria di convergenza e divergenza tra l’essere e l’ente – nello specifico l’essere umano, l’esserci – alla base della manifestazione e della comprensione, rispettivamente, dell’identità e della differenza. La convergenza tra l’essere e l’ente è l’evento che dà a entrambi un’identità, ovvero una forma secondo cui è progettato – ... Continua a leggere »

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