giovedì , 23 Gennaio 2025
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Archivio della categoria: Recensioni

101. Recensione a: Laura Candiotto, Giacomo Pezzano, Filosofia delle relazioni. Il mondo sub specie transformationis, il Melangolo, Genova 2019, pp. 163. (Riccardo Cravero)

Parlare di metafisica è più facile oggi che un tempo: dopo decenni di rigetto e rifiuto, soprattutto in ambito analitico, oggi numerosi studiosi si occupano senza mezzi termini di questioni metafisiche. Tuttavia, tale revival non sempre si concretizza in una produzione di testi aperti a nuove modalità di concepire le categorie metafisiche. In particolare, alcuni recenti sviluppi della metafisica analitica ... Continua a leggere »

100. Recensione a: Alberto Giovanni Biuso, Tempo e materia. Una metafisica, Olschki, Firenze 2020, pp. IX-157. (Daria Baglieri)

Se la filosofia come amore, desiderio ed esercizio della sapienza scaturisce dal misto di terrore e meraviglia dinanzi alla potenza della materia, la sua condizione ‒ come presupposto e come modo d’essere ‒ è la metafisica. Essa consiste, sin dalla grecità delle origini, nello sguardo che oltrepassa il dato fisico dei fenomeni e degli enti transeunti per volgersi all’eterna e ... Continua a leggere »

99. Recensione a: Andrew Culp, Dark Deleuze, a cura di Francesco Di Maio, con interventi di Rocco Ronchi e Paolo Vignola, Mimesis, Milano-Udine 2020, pp. 118. (Gregorio Tenti)

Dark Deleuze, il saggio di Andrew Culp uscito nel 2016 per University of Minnesota Press e appena tradotto in italiano da Francesco Di Maio per Mimesis, è un testo militante, che ha il pregio di farsi leggere d’un fiato. Né accademico né divulgativo, il pamphlet di Culp è attualissimo nelle istanze interpretative e perfettamente inattuale nell’orizzonte teorico d’insieme, sostanzialmente ascrivibile ... Continua a leggere »

98. Recensione a: Giorgio Agamben, A che punto siamo? L’epidemia come politica, Quodlibet, Macerata 2020, pp. 112. (Paola Puggioni)

Il libro di Giorgio Agamben A che punto siamo? L’epidemia come politica costituisce una raccolta di tutti gli interventi che il filosofo ha articolato in riferimento all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Nonostante molti di questi interventi siano stati oggetto di discussione e polemica, la raccolta costituisce una preziosa fonte di riflessioni che non può essere ignorata. Il punto focale del ... Continua a leggere »

97. Recensione a: Claudine Tiercelin, Pragmatism and Vagueness. The Venetian Lectures, Mimesis International, s.l. 2019, pp. 86. (Rocco Monti)

Pragmatism and Vagueness non nasce come un testo scritto e pensato in autonomia dall’autrice ma è piuttosto il frutto delle lezioni, raccolte ed edite da Giovanni Tuzet, che Claudine Tiercelin ha tenuto tra il 7 e il 9 marzo del 2018 all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Queste lezioni non sono certo le prime riflessioni dell’autrice sulla vaghezza: già dal 1992 ... Continua a leggere »

96. Recensione a: Federico Vercellone, Simboli della fine, il Mulino, Bologna 2018, pp. 152. (Enza Maria Macaluso)

L’ultimo saggio di Federico Vercellone, edito dal Mulino nel 2018 per la ricchissima collana Icone diretta da Massimo Cacciari, segue da un punto di vista editoriale Il futuro delle immagini pubblicato nel 2017 dalla stessa casa editrice. I due lavori mostrano, pertanto, l’intensificarsi della riflessione del loro autore attorno ai temi dell’immagine, della costruzione dell’immaginario e della determinazione del senso. ... Continua a leggere »

95. Recensione a: Gianluca Bianchi, Lévinas e la difesa dell’interiorità, pref. di Emanuele Felice, Mimesis, Milano-Udine 2019, pp. 148. (Edoardo Poli)

Gianluca Bianchi, nel suo testo Lévinas e la difesa dell’interiorità, tenta, tramite una analisi stringente dell’opera più conosciuta e, forse, sistematica di Levinas – Totalità e Infinito – l’apologia dell’interiorità dell’io. Sebbene Levinas stesso dichiari la sua intenzione di difendere la soggettività, lo fa tuttavia in un modo particolare, ovvero in relazione all’Altro o all’esteriorità, dunque all’idea di Infinito. Bianchi, ... Continua a leggere »

94. Recensione a: Donald Hoffman, L’illusione della realtà. Come l’evoluzione ci inganna sul mondo che vediamo, Bollati Boringhieri, Torino 2020, pp. 330. (Guido Di Muccio)

L’illusione della realtà di Donald Hoffman è un saggio di ontologia scritto da uno scienziato. Niente di nuovo. Ieri come oggi è l’osservazione della realtà a provocare domande. Ieri il filosofo era scienziato (Aristotele per esempio). Oggi gli scienziati sono anche filosofi. Siamo avvezzi agli slanci metafisici della fisica contemporanea, agli scorci da vertigine aperti dalla riflessione sulle implicazioni della ... Continua a leggere »

93. Recensione a: Andrea Staiti, Etica naturalistica e fenomenologia, il Mulino, Bologna 2020, pp. 158. (Bianca Bellini)

Fin dove può spingersi la pretesa scientifica di esaurire la comprensibilità del mondo? Una simile domanda pare già preannunciare un pregiudizio che serpeggia in ambito scientifico tale per cui ogni possibile avvicinamento di tesi filosofiche a tematiche scientifiche viene visto come un’imperdonabile invasione di campo. Le scienze naturali, quali sola e possibile spiegazione del mondo, pervadono la comprensibilità di ogni ... Continua a leggere »

92. Recensione a: Anna M. Nieddu, Vinicio Busacchi (a cura di), Pragmatismo ed ermeneutica. Soggettività, storicità, rappresentazione, Mimesis, Milano-Udine 2019, pp. 264. (Riccardo Cravero)

Un tempo probabilmente ritenuti, soprattutto per motivi geografici più che teorici, quasi mutualmente estranee, le tradizioni filosofiche del pragmatismo americano e della filosofia ermeneutica continentale sono da anni al centro di reti di scambi proficui di idee e concetti. Come i curatori affermano fin dall’introduzione, il libro vuole assolvere principalmente a due compiti. Innanzitutto, a livello storiografico, esso vuole rintracciare ... Continua a leggere »

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